Milano (MI)
2021
Gruppo di lavoro: arch. Stefano Seneca, arch. Corrado Tagliabue
Collaboratori: arch. Claudio Marelli
Il Concorso Internazionale di progettazione prevede la creazione della nuova sede dei laboratori e depositi del Teatro alla Scala e l’ampliamento del Parco della Lambretta, con la finalità di rigenerare l’area un tempo in parte occupata dallo stabilimento Innocenti, nel quartiere Lambrate. Gli interventi di riqualificazione hanno riguardato il lato ovest della tangenziale est, tra Via Caduti di Marcinelle e Via Rubattino.
Il progetto affronta la riqualificazione di un’area marginalizzata dalla deindustrializzazione, puntando su strategie di riparazione territoriale. L’idea principale è la connessione urbana, mantenendo la geografia originaria e promuovendo fluidità, movimento e collegamento nell’impianto distributivo. Il disegno di un parco tematizzato e una composizione unitaria delle nuove volumetrie contrastano la frammentazione percepita. Il complesso, solido e unitario, funziona come una metafora di un tessuto urbano con strade, percorsi, spazi di lavoro e corti verdi. La struttura modulare ottimizza costi ed esecuzione, mentre il sistema elevato su un podio rafforza l’impatto compositivo e facilita la logistica, la gestione del rischio esondativo e la laminazione delle acque meteoriche. L’altezza differenziata delle funzioni è uniformata da un involucro unitario, con eccezioni per volumi emergenti come landmarks. Il piano terra ospita attività produttive, mentre i visitatori accedono tramite percorsi aerei, separati dalla logistica. Un percorso pedonale e ciclabile, riconoscibile e sinuoso, connette interno ed esterno, intercettando i comparti dell’area e raggiungendo il nuovo parco Lambretta. Il cuore del parco è l’antico capannone industriale, conservato con una tecnica di soft-repairing che rispetta il passato e dialoga con la contemporaneità.