Parco e ponte sul fiume Lambro
- Ponte Lambro (CO)
- 2024
- Con: arch. Corrado Tagliabue
- Collaboratori: arch. Claudio Marelli, arch. Sonia Bastai, dott.ssa Giorgia Gherardi
- Studio di fattibilità
Il progetto di fattibilità interpreta il tema del ponte non come semplice infrastruttura, ma come opportunità, coerente con il programma del nuovo PGT, di integrazione urbana e sociale e punto di riferimento nella comunità. L’obbiettivo strettamente funzionale di promuovere l’interazione dei servizi della Città pubblica oggi separati dalla asta fluviale (lo skate park, l’ipotizzata nuova area boschiva e il centro sportivo) determina di fatto un programma di Rigenerazione urbana attraverso la connessione di aree precedentemente isolate o poco utilizzate con il tessuto urbano più consolidato ed in particolare con il nucleo storico di Lezza.
L’accessibilità migliorata promuove una maggiore vitalità e utilizzo degli spazi pubblici concorrendo alla valorizzazione della qualità di vita della comunità. Il ponte, infatti, investe valori identitari e simbolici nel segno di un principio relazionale tra persone e luoghi. In questo senso il progetto del lungo sottile nastro a pendenza costante di solo il 2% del ponte promenade si propone anche come esperienza estetica, sensoriale e contemplativa di una ritrovata relazione con l’elemento acqua e l’integrazione nel paesaggio fluviale, sostenuta da un programma di riqualificazione naturalistica delle sponde del fiume e di innesco di strategie incentrate sulla rinaturalizzazione vegetazionale e la promozione della biodiversità.
La nuova infrastruttura si prospetta, dunque, come potenziale dispositivo generativo di ridisegno del contesto in chiave di qualità ambientale ed ecosistemica mediante la fondazione di un nuovo parco urbano con piante ad impalcato alto a delimitare una “radura verde” per lo svago e la socializzazione.