schizzi e disegni

schizzi e disegni

Cosa è il disegno, per me? molte cose.

Il disegno ha molto a che fare con la costruzione di mappe cognitive e emotive.

Si pensi, per esempio, al disegno infantile che è stato definito come una “risonanza emotiva” perché esprime il vissuto interiore dei sentimenti e delle emozioni.

Operando sul piano universale della immediatezza della comunicazione iconica, Il disegno è anche una forma primordiale del pensiero.

Il disegno non va inteso come copia, ma piuttosto come riscrittura. Una riscrittura che ci permette di far entrare gli altri nella nostra visione.

In questo senso il disegno è, come qualcuno ha scritto, un supplemento della vista ma di una vista analitica capace di costruire le possibili ricombinazioni del reale.

Non registra, quindi, solo un’esperienza ma la rielabora in questo sceglie una immediatezza pre- linguistica.

Per gli architetti disegnare è una rappresentazione in un linguaggio portato all’essenziale; dunque, è necessariamente un linguaggio tecnico convenzionato con le norme scientifiche e basato sulle regole della geometria descrittiva. Al contempo, il disegno ed in particolare lo schizzo assolvono nel lavoro di concezione un formidabile strumento di analisi. 

Un’analisi non tanto formale ma piuttosto testuale e cioè sintattica e che diventa il dispositivo per esplorare la  relazione dell’oggetto finale al suo processo creativo e riferisce delle tracce permanenti del percorso ideativo che l’opera conserva e testimonia.