Venezia (VE)
1997
Gruppo di lavoro: arch. Dario Cazzaniga, arch. Paolo Fabris, arch. Giovanni Iacometti, arch. Marco Ortalli
La proposta progettuale rivede criticamente l’impostazione distributiva del bando, optando per un impianto principale a “H” come fondamento dell’intervento. I corpi secondari si subordinano a questa struttura, con le funzioni principali dell’abitazione collettiva distribuite lungo l’asse longitudinale e la cerniera distributiva centrale nel corpo a “H”. Questa impostazione non comporta snaturamenti tipologici ma migliora e approfondisce la vocazione dell’edificio. Il progetto non esclude le tecniche storiche di ammodernamento, quali la rimozione di tramezzature, la riforma delle pavimentazioni e la creazione di nuove suddivisioni, né le necessarie revisioni della distribuzione verticale. Prevede, inoltre, l’innalzamento della quota del piano terreno per la riduzione dell’impatto con i fenomeni lagunari dell’acqua alta e migliorare l’accessibilità per persone con disabilità. La distribuzione funzionale al piano terreno promuove e favorisce i contatti e le interrelazioni, mirando a costituire un ambiente integrato e socialmente ricco.